Nel corso dei secoli, la figura del prete è stata circondata da un’aura di sacralità, dedizione e rinuncia. Tra le domande più frequenti – spesso circondate da curiosità o pregiudizio – vi è quella che riguarda la sessualità: i preti possono avere rapporti sessuali?
La risposta non è così semplice come si potrebbe pensare, perché coinvolge distinzioni canoniche, teologiche e culturali. Molti confondono celibato, castità e continenza, oppure non sanno che in alcune Chiese cattoliche esistono sacerdoti regolarmente sposati.
In questo articolo faremo chiarezza su cosa prevede il diritto canonico, quali sono le eccezioni, quali conseguenze comporta una violazione e perché oggi il dibattito sul celibato ecclesiastico è più acceso che mai.
Se l’argomento ti incuriosisce o ti riguarda da vicino, continua a leggere: scoprirai verità che raramente vengono spiegate con chiarezza.
1. Cosa prevede il diritto canonico
a) Il celibato obbligatorio per i sacerdoti latini
Nel rito latino della Chiesa cattolica, il celibato è obbligatorio per i presbiteri. Questo significa che, al momento dell’ordinazione sacerdotale, il candidato si impegna a vivere nella condizione di non sposato per tutta la vita.
La norma è sancita dal Codice di Diritto Canonico, al canone 277 §1, dove si legge che:
“I chierici sono tenuti all’obbligo della perfetta e perpetua continenza per il Regno dei cieli.”
Tuttavia, è importante capire che il celibato non è solo una regola disciplinare: è vissuto anche come una scelta spirituale di dedizione totale a Dio e alla Chiesa.
b) Il significato di castità e continenza
Spesso si confondono celibato, castità e continenza, ma in ambito ecclesiastico hanno significati distinti.
La castità è una virtù cristiana che riguarda ogni battezzato, a prescindere dallo stato di vita, e consiste nell’uso corretto della sessualità, secondo la propria vocazione (coniugale, consacrata, celibataria).
La continenza, invece, è una conseguenza del celibato per i sacerdoti: significa astenersi completamente dai rapporti sessuali, in segno di consacrazione piena a Dio.
2. Differenze tra celibato, castità e continenza
a) Celibato: non sposarsi
Il celibato sacerdotale implica che il prete non può contrarre matrimonio. Non è una rinuncia alla sessualità in sé, ma al matrimonio come istituzione, per potersi dedicare completamente al servizio pastorale.
Va sottolineato che il celibato è una disciplina, non un dogma: non è considerato immutabile e può essere cambiato da un’autorità ecclesiastica.
b) Castità: purezza morale
La castità è la virtù che invita a vivere la sessualità in modo puro, secondo il proprio stato di vita.
Un sacerdote è chiamato a una castità perfetta, ovvero senza relazioni sentimentali né sessuali, ma anche senza atteggiamenti ambigui o non coerenti con il proprio ruolo.
c) Continenza: astensione dai rapporti
La continenza perfetta è ciò che più comunemente si associa alla vita sacerdotale.
Significa che il sacerdote si astiene completamente dai rapporti sessuali, vivendo un’offerta totale al servizio di Dio. Questa è la dimensione che risponde direttamente alla domanda: i preti possono avere rapporti sessuali? – Secondo la disciplina attuale, no.
3. Eccezioni: sacerdoti sposati esistono?
a) Le Chiese cattoliche orientali
Sì, esistono sacerdoti sposati, ma non nel rito latino. Nelle Chiese cattoliche orientali, pienamente in comunione con Roma, è permesso ordinare uomini sposati al sacerdozio.
Questo vale per i riti bizantino, melchita, maronita e altri, dove l’ordinazione di un uomo sposato è una prassi antica. Tuttavia, una volta ordinati, non è più possibile contrarre matrimonio, e solo i celibi possono diventare vescovi.
Queste eccezioni mostrano che il celibato non è una legge universale nella Chiesa cattolica, ma una disciplina vigente soprattutto nel rito latino.
b) I casi speciali nel rito latino
Anche nel rito latino esistono casi particolari in cui sacerdoti sposati sono accettati. Un esempio emblematico è quello dei pastori anglicani convertiti al cattolicesimo, che, pur essendo già sposati, possono essere ordinati preti.
Questa possibilità è stata formalizzata da Benedetto XVI con la costituzione apostolica “Anglicanorum Coetibus” (2009), creando ordinariati personali per accogliere comunità anglicane convertite.
Approfondimento utile: Anglicanorum Coetibus su Vatican.va
4. Violazioni del voto: cosa accade?
a) Sanzioni canoniche e disciplinari
Quando un sacerdote viola il voto di continenza (cioè ha rapporti sessuali), la Chiesa prevede sanzioni di carattere canonico. Le conseguenze variano a seconda della gravità:
- Se si tratta di una relazione occasionale o privata, si può procedere con ammonizioni o allontanamento temporaneo.
- Se la relazione è stabile o pubblica, o comporta uno scandalo per la comunità, si può arrivare alla sospensione a divinis (cioè non può più esercitare il ministero sacerdotale).
In alcuni casi, si arriva persino alla dimissione dallo stato clericale, cioè la perdita definitiva della condizione di prete.
b) Le difficoltà pastorali nella pratica
Nella realtà concreta, molti sacerdoti faticano a vivere la castità perfetta, soprattutto se non adeguatamente accompagnati spiritualmente. Alcuni sviluppano relazioni segrete, altri vivono con disagio la solitudine, con un forte impatto sulla loro vocazione.
Questo è uno dei motivi per cui oggi molti teologi e vescovi chiedono una revisione della disciplina del celibato, auspicando che possa diventare una scelta e non un obbligo.
Approfondimento utile: Il celibato sacerdotale tra crisi e dibattito – Avvenire.it
5. Il dibattito contemporaneo
a) Celibato e vocazione autentica
Nel cuore del dibattito attuale, la domanda centrale è: il celibato aiuta o ostacola una vocazione autentica?
Alcuni sostengono che la rinuncia alla sessualità sia un segno di dedizione e amore radicale per Dio, capace di rendere il sacerdote libero da legami e più disponibile per la comunità.
Altri, invece, vedono il celibato come un ostacolo alla pienezza umana, che può sfociare in frustrazione, ipocrisia o comportamenti devianti se non vissuto con equilibrio e sostegno spirituale.
b) Le opinioni dei fedeli e dei teologi
Anche tra i fedeli cresce la convinzione che l’obbligo al celibato dovrebbe diventare una scelta, non una condizione imposta.
Numerosi teologi cattolici, come Hans Küng e altri studiosi contemporanei, hanno da tempo proposto un ripensamento, ricordando che il celibato obbligatorio è una norma ecclesiastica, non un dogma.
Nel 2020, durante il Sinodo sull’Amazzonia, si è discusso apertamente della possibilità di ordinare uomini sposati, per rispondere alla scarsità di vocazioni in alcune regioni. Sebbene non ci siano ancora cambiamenti ufficiali, il dibattito è più vivo che mai.
Approfondimento consigliato: Celibato sacerdotale e riforme nella Chiesa – L’Osservatore Romano
6. Conclusione
a) Riflessione personale sul rapporto tra sessualità e sacerdozio
Il rapporto tra sessualità e sacerdozio è uno dei temi più delicati e profondi della vita ecclesiale.
Non si tratta solo di norme o regole, ma di equilibri interiori, vocazione autentica e trasparenza spirituale.
Una Chiesa capace di ascoltare, discernere e accompagnare è anche una Chiesa capace di rinnovarsi senza tradire sé stessa.
Il futuro potrebbe non essere una rottura, ma un ritorno alle origini, dove il celibato era una possibilità, non un obbligo.
b) Citazione ispirazionale
“Non tutti possono capire questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso”
(Matteo 19,11)
Sezione Libro: Testimoni di Geova e Bibbia: Setta o Vera Religione?
Se questo articolo ti ha fatto riflettere sul tema della religione e del controllo nelle istituzioni spirituali, potrebbe interessarti anche il mio libro:
Testimoni di Geova e Bibbia: Setta o Vera Religione? Quello che i libri non ti hanno ancora detto
Una guida chiara e documentata per capire davvero cosa si nasconde dietro una delle organizzazioni religiose più controverse del nostro tempo.
Contiene testimonianze inedite, analisi dottrinali e riflessioni profonde su libertà personale, fede e manipolazione mentale.
Scopri di più e acquistalo direttamente su Amazon.

Testimoni di Geova e Bibbia: Setta o Vera Religione?
Un’indagine profonda su dottrine, controllo mentale e testimonianze inedite. Il libro per chi vuole conoscere la verità dietro una delle religioni più controverse del nostro tempo.

Newsletter per amanti dei libri
In fondo a questa pagina trovi anche un form di iscrizione alla newsletter, realizzata in collaborazione con Libriamo Italia.
È pensata per chi ama i libri che fanno riflettere, le letture profonde e le domande scomode sulla religione, la fede e la spiritualità.
Ogni settimana riceverai:
- Consigli di lettura selezionati
- Spunti filosofici e spirituali
- Contenuti esclusivi per veri appassionati
Iscriviti solo se sei davvero interessato: niente spam, solo parole che nutrono.
Ora non mi resta che augurarti buona permanenza su nextlevelgathering.com!
0 commenti